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Le tombe morte, con questo nome non si nasconde un cimitero infestato dai fantasmi o una landa patria di vampiri, al contrario si tratta di un importante nodo idraulico situato in Italia, in provincia di Cremona.
Qui, in uno spazio di poche centinaia di metri, si intersecano e si scambiano le acque tre importanti corsi d’acqua, il Naviglio Civico di Cremona, il Naviglio Grande Pallavicino e il Canale Vacchelli. Il sistema di chiuse che permette questo scambio da inoltre origine a una decina di rogge agricole e ad un canale per convogliare eventuali acque in eccesso.
Questo sistema è stato reso necessario dalla presenza di un restringimento della valle fluviale dove i tre canali scorrono. Era dunque necessario un sistema di smistamento delle acque onde evitare inondazioni.
Resta comunque aperto il mistero di un così macabro nome. Due sono le ipotesi. Tomba, in idraulica, è sinonimo di sifone, cioè il sistema che permette ad un corso d’acqua di sottopassarne un altro. Dato che qui si sono succeduto diverse opere di canalizzazione è inevitabile che vi siano ora dei sifoni in disuso, cioè delle tombe morte.
Un’altra ipotesi fa invece riferimento ad un antico cimitero della tarda età romana ritrovato ai tempi dei lavori. In questo caso il nome avrebbe un significato molto più letterale: tombe spostate o svuotate, in pratica morte.
Quale che sia l’origine di questo nome, è certo che alle Tombe Morte della provincia di Cremona non sia possibile trovare neppure un fantasma, solo un’ottima opera di ingegneria idraulica
Aperto dal 1 aprile al 30 novembre, da venerdì a domenica dalle 15:00 alle 18:00
Per informazioni: 0323.89622
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