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Anche se quella medioevale non è stata, risaputamene, un’epoca in cui l’igiene e la pulizia erano particolarmente apprezzate, le eccezioni esistevano anche allora. Persino a cavallo tra XIII e XIV secolo doveva esistere una categoria di signori feudali e principi amanti dei bagni, possibilmente in acque calde e termali. Costoro, per orientarsi nella scelta, avevano a disposizione una vera e propria guida turistica: il De balnis Puteolanis, di Pietro da Eboli.
Si tratta di una guida alla balneoterapia composta durante il regno di Federico II di Svevia che, con 18 miniature ed epigrammi, descrive le terme di Pozzuoli e Baia e contiene un elenco minuzioso e fedele di tutte le fonti naturali attive a quell’epoca nel territorio flegreo.
L’autore, Pietro Anzolino da Eboli, chierico e, con ogni probabilità, medico della corte di Federico II, documenta, nella sua opera, non solo le meravigliose proprietà curative attribuite alle acque termali, ma anche le pratiche e la terminologia medica del medioevo.
Le idee di Pietro da Eboli erano probabilmente di minoranza, dato che la stessa scuola medica salernitana, a cui egli stesso apparteneva, era molto più cauta nel consigliare i bagni. Tuttavia, la sua opera dimostra come il medioevo, in questo come in molti altri aspetti, sia stata un’epoca culturalmente variegata in cui convivevano idee diametralmente opposte. Mentre dai pulpiti veniva predicato di diffidare dall’acqua e dalla pulizia, attività che invogliava al peccato, chi non voleva seguire questi dettami, aveva a sua disposizione addirittura una guida turistica per scegliere quali terme visitare!
Aperto dal 1 aprile al 30 novembre, da venerdì a domenica dalle 15:00 alle 18:00
Per informazioni: 0323.89622
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