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Il XVI secolo fu un momento fondamentale per la scienza, che vide finalmente l’affermarsi del metodo sperimentale. Anche l’idraulica fece passi da gigante, sia nella sua applicazione pratica che nelle espressioni teoriche.
Non c’è da stupirsi se uno dei massimi esponenti dell’idraulica del XVI secolo viene dall’Olanda, paese dove il rapporto con l’acqua è sempre essenziale.
Simon Stevin (Bruges 1548 – Aia 1620), detto anche Simone di Bruges, ebbe una formazione più pratica che teorica. Commerciante, si iscrisse alla facoltà di matematica soltanto verso i 35 anni e si dedicò poi all’attività di ingegnere. Come tale divenne famoso per aver ideato un peculiare sistema di difesa che prevedeva l’allagamento quasi istantaneo di grandi territori olandesi all’avanzare dei nemici attraverso sbarramenti mobili dei canali di drenaggio. Quest’opera gli meritò immediata fama, che si tradusse con l’ambita carica di Commissario Generale d’Olanda.
All’applicazione pratica, Stevin affiancò anche gli studi teorici. Divenne professore di matematica a Leida e nel 1586 enunciò quella che oggi è conosciuta come la Legge di Stevin:
"In qualsiasi fluido a cielo libero, la pressione di un punto dipende solo dalla sua distanza dalla superiore superficie libera e la differenza di pressione tra i due punti è data dal peso della colonna d’acqua, con superficie unitaria, di altezza pari alla differenza delle quote dei due punti considerati".
Insomma, Stevin dimostra che, anche accostandosi non giovanissimi ad una disciplina, si possono ottenere risultati eccellenti.
Aperto dal 1 aprile al 30 novembre, da venerdì a domenica dalle 15:00 alle 18:00
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