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Intorno al 1940 alcuni prigionieri di guerra tedeschi catturati dall'esercito degli Stati Uniti furono trasferiti Vicksburg, nello stato del Mississippi, a circa duecento chilometri da New Orleans.
Li attendeva un compito a dir poco peculiare. Questa gratuita forza lavoro fu infatti adoperata per costruire un modello in scala del bacino idrografico del fiume Mississippi, comprensivo di tutti i suoi affluenti, di tutte le opere idrauliche e gli sbarramenti idroelettrici in grado di influenzarne il regime delle acque. Va detto, inoltre, che questo modellino, se così vogliamo chiamarlo, tanto piccolo non era, avendo una superficie di quasi un milione di metri quadrati!
A quale scopo costruire una simile opera, si trattava solo di soddisfare la crudeltà dei carcerieri?
Quello di Vicksburg era invece un modello idraulico costruito secondo tutti i crismi della scienza. Il suo scopo era studiare il comportamento delle acque, prevedere eventuali inondazioni e aiutare nella progettazione di nuovi meccanismi idraulici. Considerate le innumerevoli variabili con le quali la scienza idraulica si deve confrontare, per poter fare delle sperimentazioni attendibili era assolutamente necessario costruire dei modelli di grande dimensioni, dove i vari fenomeni potessero essere osservati e studiati, sia pure in scala.
Il modello del bacino del Mississippi fu usato per scopi scientifici fino al 1980. Oggi, benchè ancora di proprietà dell'esercito, è un'attrazione turistica, resa obsoleta dall'evolversi delle capacità di calcolo e di simulazione dei computer.
Alcuni scienziati, tuttavia, ritengono ancora che per ben studiare alcuni processi idraulici nulla sia meglio di un buon modellino.
Aperto dal 1 aprile al 30 novembre, da venerdì a domenica dalle 15:00 alle 18:00
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