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Può una diga, o meglio, il bacino lacustre da lei generato, causare dei terremoti? E' quanto si chiedono alcuni studiosi che stanno esaminando la storia della zona a confine tra Zambia e Zimbawe, dove sorge la diga di Kariba.La costruzione di questa diga ha causato la formazione di un lago che si estende per oltre 280 km e da quando esso è presente (anni '60) la zona è soggetta a frequenti e ripetuti terremoti, alcuni dei quali superiori alla magnitudo 5 della scala Richter, cioè sismi di una certa importanza. Data l'assenza di fenomeni sismici nel periodo precendente alla costruzione della diga, alcuni sismologi stanno sospettando una correlazione tra il nuovo bacino e questi terremoti, tanto da coniare il nome di "terremoti bacino-indotti". Se così fosse, dunque, la diga di Kariba avrebbe influito ben negativamente su quel territorio che invece doveva migliorare con la produzione di energia idroelettrica. La diga di Kariba, del resto, porta con sè una storia sanguinosa. Costruita tra il 1955 eil 1959, fu progettata e realizzata da imprese italiane, che però dovettero pagare un pesante tributo di sangue a quest'impresa. Oltre cento, infatti sono i lavoratori che morirono a causa di incidenti durante i lavori. Terminata la costruzione, ma ben prima che l'inquietante pericolo die terremoti apparisse all'orizzonte, si pose un altor problema, quello dell'impatto ambientale di un lago di ampie dimensioni che andava, di fatto, ad occupare quello che era stato il millenario territorio dell'etnia Tonga. 57000 persone appartenenti a questo popolo furono obbligate a sfollare. 6000 animali, invece, furono trasferiti in territorii più sicuri grazie ad un'enorme operazione denominata Operazione Noè.
Con i suoi inquietanti retroscena, la stornia della diga di Kabira ci mostra in modo esemplare come alterare gli equilibri naturali, sia pure per buone cause come la produzione di energia pulita, possa portare risultati assolutamente imprevedibili.
Aperto dal 1 aprile al 30 novembre, da venerdì a domenica dalle 15:00 alle 18:00
Per informazioni: 0323.89622
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