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Avete mai pensato di fare un'escursione nelle fogne di una città medioevale? Presto lo si potrà fare nel borgo di Soncino (Cremona) dove si stanno effettuando degli studi sul sottosuolo del paese anche la fine di realizzare inediti itinerari turistici. Per ora quello che si è scoperto è una nuova angolazione di osservare la storia, decisamente dal basso. Nel medioevo, infatti, avere o non avere un acquedotto funzionante era cosa da modificare radicalmente la vita, proprio come accadde al borgo di Soncino. Era il 26 giugno 1233 quando i monaci cistercensi di un vicino monastero autorizzarono la comunità ad aprire un acquedotto. Questo portò un immediato impulso all'economia locale, permettendo il funzionamento di numerosi mulini, utilizzati per la produzione di panni di lana. Inoltre l'acquedotto permise anche il corretto funzionamento del sistema fognario, costituito da canali in mattone con volta a botte e fondo con mattoni legati con calce. Avere delle fogne funzionante, nel medioevo, voleva dire, tra le altre cose, avere una speranza in più di superare indenni le varie epidemie che all'epoca imperversavano. Tutto ciò ha resistito fino ad oggi in perfette condizioni, permettendoci di fare nuova luce sulle acque nere del medioevo.
Aperto dal 1 aprile al 30 novembre, da venerdì a domenica dalle 15:00 alle 18:00
Per informazioni: 0323.89622
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