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Quando gli uomini hanno iniziato a porsi il problema dell’igiene e quindi a progettare bagni e fognature funzionali?
L’archeologia cerca di dare una risposta a anche a questo interrogativo e ogni scoperta porta un nuovo tassello di conoscenza. Di certo, da un punto di vista igienico, erano fortunati gli antichi abitanti della valle dell’Indo. Lì, tra il 2300 e il 1800 a.C, chi viveva nelle grandi aree urbane, come Mohenjo Daro e Harappa, potevano contare su una vera e propria pianificazione urbanistica. Le città avevano un impianto a scacchiera, con le strade che si intersecavano ad angolo retto, le case erano a più piani, con un tetto piatto rivestito di bambù e stuoie, mentre le pareti erano di mattoni cotti e legno. Erano dotate di impianti igienici di prim’ordine e sotto le strade scorreva un complesso impianto di fognature. Vi erano anche cisterne per l’approvvigionamento idrico, in modo che la città non rimanesse mai a secco.
Purtroppo, l’alto livello di vita raggiunto dagli abitanti di Mohenjo Daro e Harappa, non li salvò dalla distruzione. Non si sa esattamente se furono cause ambientali, sociali o invasioni esterne a determinare la fine di questa civiltà, anche se in alcuni siti sono stati trovati le tracce di massacri. Di certo, oggi gli abitanti di molti paesi che sorgono vicini a queste antiche città, sono privi di quegli impianti igienici che i loro antenati già utilizzavano quasi 4000 anni fa.
Aperto dal 1 aprile al 30 novembre, da venerdì a domenica dalle 15:00 alle 18:00
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