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L’UNESCO ogni anno dichiara alcune opere costruite dall’uomo Patrimonio dell’Umanità, cioè di importanza tale da interessare l’intero pianeta e che, dunque, debbono essere conservate con particolare cura affinché giungano intatte alle prossime generazioni. Le Piramidi d’Egitto, ad esempio, o la Torre di Pisa, sono entrate in questa lista, che comprende, tra le altre cose, anche un antico sistema di irrigazione. Si tratta del sistema di irrigazione di Dujiangyan, costruito in Cina intorno al 250 a.C per fornire acqua alle coltivazioni e limitare il rischio di alluvioni. Si trova vicino all’odierna città di Chengdu e provvede tutt’ora al fabbisogno idrico della città.
Il sistema di irrigazione devia parte delle acque del fiume Minjiang in un acquedotto voluto dal governatore dell’antico stato di Shu, Li Bing. Per raggiungere la città fu necessario parte della montagna che si frappone tra l’insediamento e il fiume. Per farlo, in un’epoca, in cui gli esplosivi ancora non erano stati inventati, le rocce furono rese più fragili da repentini riscaldamenti e raffreddamenti. Inoltre, per ridurre la quantità di fango portata dal fiume, fu costruito un argine al centro del fiume stesso. Uno sfioratore permette poi alle acque in eccesso di defluire senza rischiare di inondare la città.
Non c’è da stupirsi che quest’opera, costruita con tanta maestria da essere ancora oggi perfettamente funzionante, sia entrata di diritto, nell’anno 2000, nella lista dei siti Patrimonio dell’umanità dell’Unesco.
Aperto dal 1 aprile al 30 novembre, da venerdì a domenica dalle 15:00 alle 18:00
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