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Le fognature sono generalmente considerate una struttura necessaria, ma di cui è bene parlare il meno possibile. In una sola città le fognature sono apparse in tante opere letterarie da diventare parte dell’immaginario e persino una meta per i turisti, Parigi.
Le fogne di Parigi, come molte altre, hanno avuto origine con i Romani, che ne costruirono i primi tratti sotto l’attuale Boulevard Saint-Michel. Col crollo dell’impero e la fine della manutenzione, queste prime strutture divennero inservibili. Per Parigi i secoli del medioevo forse non furono particolarmente bui, ma di sicuro furono sporchi. I liquami scorrevano al lato delle strade, in canali a cielo aperto, per finire poi tutti nella Senna. E’ nel 1374 che le prime fognature ad arco e muratura furono messe in opera e, da questo momento, costantemente ampliate. E’ questa la nascita delle famose fogne in cui, secondo la letteratura e la leggenda, si rifugiavano rivoltosi e banditi negli anni turbolenti della rivoluzione, per riapparire dall’altra parte della città.
Utilissime come via di fuga, queste fognature non lo erano altrettanto per l’igiene pubblica. Nel 1832 proprio allo scarso funzionamento delle fognature fu addebitata l’origine di una terribile pestilenza di colera e peste (si, proprio la leggendaria malattia già praticamente scomparsa dal resto d’Europa). Così, nel 1854, iniziarono i lavori che diedero vita all’attuale rete fognaria della città.
Oggi le fogne di Parigi si estendono per 2300 chilometri di cunicoli e tutte le acque nere passano per efficienti depuratori prima di essere reintrodotte nell’ambiente.
Questa enorme opera e la sua storia è celebrata nel Museo delle fogne di Parigi, vicino al ponte dell’Alma, visitato ogni anno da 90000 persone.
Aperto dal 1 aprile al 30 novembre, da venerdì a domenica dalle 15:00 alle 18:00
Per informazioni: 0323.89622
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